Certe volte siamo proprio strani!

 

carrelliPrendiamo per esempio questa foto, che ha fatto incavolare, poi riflettere e infine sorridere decine e decine di persone nei giorni scorsi, in un noto supermercato di Cagliari: i carrelli della spesa, come si vede, chiudono il passaggio delle auto e l’ingresso del centro commerciale è rimasto inarrivabile lungo questa via, dove non si poteva più passare !

Colpa di chi? E perché ?

Era successo che, uno dopo l’altra, decine di persone avevano lasciato il  carrello nella stessa fila, fregandosene delle conseguenze (o forse, non facendoci caso per la fretta di liberarsi del carrello…). Più la fila cresceva, invadendo la strada, e più comodo risultava, per il successivo cliente, lasciare il proprio carrello su quella fila “più vicina.

Tempo risparmiato? forse una frazione di un secondo.  Percorso più breve per lasciare il carrello? forse di qualche metro…

Nascono così le situazioni più assurde: una cosa fatta senza pensare (come lasciare un carrello in una fila già troppo lunga, per mandronia o per la fretta) diventa un comportamento collettivo sbagliato, e che danneggia tutti (nel caso di quel supermercato, diverse auto non hanno potuto uscire o entrare nei parcheggi, né andare via. Nessuno era responsabile dell’accaduto: ma, allo stesso tempo, era un po’ colpa di tutti quelli che avevano lasciato il carrello così.

Ora prendiamo quest’altro caso, più vicino a noi:

ressa-vsgm Molti genitori di via S.Gavino Monreale ce l’hanno segnalato, soprattutto nei primi giorni di scuola: l’ingresso è stretto, e le classi ed il numero dei genitori è (finalmente) aumentato tanto grazie allo spostamento delle classi del “tempo pieno”. Tutti a metterci davanti (e nessuno, naturalmente, è colpevole in questo: per tutti è importante ritirare in fretta i bambini e tornare a casa).

Eppure il risultato finale di questo comportamento (che preso singolarmente è normale per tutti noi) è stato, a quanto pare, un caos: nessuno alla fine ha fatto più in fretta di quanto avrebbe potuto, anzi – tutti ci hanno messo più tempo –  perché l’uscita dei bambini è stata assai più lenta.

Questa situazione si verifica un po’ in tutte le scuole, ma forse è stata accentuata in via San Gavino M. perché nei primi giorni ci dovevamo abituare alla novità di “essere in tanti”.

A quanto pare sul finire della settimana il disordine dei genitori si è regolato e tutto va già meglio, ma dovremmo tenere presente come funzionano queste cose, essere più ordinati e rispettosi (dando precedenza alle prime, ad esempio, e spostandoci dal centro quando escono le altre classi).

Specie nelle giornate di pioggia il problema potrebbe ripresentarsi… intanto, anche l’ingresso (non solo l’uscita) era molto caotico sino a mercoledì, poi sotto la pensilina c’è stato un momento in cui i genitori sostavano solo lungo il muro e chi accompagnava poteva passare.  Ce la faremo, sicuramente, a capire il modo migliore di entrare ed uscire da scuola.

Dopotutto, è solo un problema di “traffico e di soste”.

Poi, se volete, basta vedere le cose da un punto di vista diverso – pensando che non c’è solo “io” ma anche “noi” come quando si lascia il carrello all’uscita del supermercato! 

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